Soresina vive di presente e futuro, troppe volte si è ripetuto che sono indispensabili il confronto, la cultura, la scuola, l’innovazione, il progetto… La storia ci ha messo a disposizione una pluralità di istituzioni scolastiche tese ad esaltare la socialità, la convivenza e, soprattutto, gli apprendimenti: si pensi all’asilo nido, alle scuole materne, alle scuole dell’obbligo e all’istituto superiore per ragionieri e geometri.
La scuola paritaria pubblica Immacolata sta radicalmente trasformandosi dal punto di vista strutturale e avrà una sede grande, funzionale, degna di un efficace servizio educativo: si dovrà rinnovare un patto di collaborazione con l’Istituto e con i genitori che lo scelgono, visto che la scuola è una ricchezza da valorizzare nell’ambito di quanto compete all’ente locale e alla legislazione vigente.
E’ prioritario ed indispensabile assicurare agli alunni e agli studenti di Soresina edifici scolastici a norma, sicuri e moderni. Non si può discutere sull’investimento sulla scuola, ogni sforzo diventi certezza se non vogliamo perdere il futuro. In primis è obbligatorio uscire dall’emergenza relativa all’edificio della scuola primaria di via Matteotti. Monitorare costantemente gli altri edifici per programmare con razionalità interventi congrui. E’ necessario affiancare la scuola per favorire nuovi linguaggi, per aumentare le dotazioni di strumenti, per essere all’altezza delle difficoltà date da bilanci statali poverissimi e senz’altro indegni, alle tipicità della nostra realtà che parla di integrazione, di alfabetizzazione, di valori di rispetto, di tradizione e di cultura. La scuola di Soresina ha affrontato a testa alta la sfida della pluralità delle etnie: ha dato risposte di impegno, di serietà di ascolto, di proposta, in una parola, di educazione. E’ la scuola il primo fondamentale tassello dell’incontro con chi viene da lontano: l’alfabetizzazione richiede una rete che gia esiste di formatori, di volontari, di associazioni, dei Lions, del Rotary, della parrocchia, dell’oratorio… perché la lingua non è solo dei ragazzi e dei bambini, ma anche gli adulti devono porsi in relazione con tutti noi. I progetti già in corso devono allargarsi ad una continuità che diventa consuetudine attenta ed efficace. Si insista con “Certifichiamo l’italiano” e con ogni iniziativa che la legislazione ci consente e si cerchino, con pazienza e competenza, fondi e possibilità che possano essere individuati.
La scuola superiore di Soresina è una splendida realtà che risponde efficacemente a bisogni educativi e del territorio e merita una costante attenzione.
Si crede che solo una necessità associativa che viene dal basso e che è testimoniata dalla grande ed ammirevole quantità di gruppi culturali e non possa essere il fulcro di una politica culturale che si confronta con i bilanci sottozero. Solo una rete di appassionati e di volonterosi sarà lo stimolo e la realtà per far vivere il teatro, la biblioteca e le tante altre strutture soresinesi. Raccogliere la sfida, ascoltando, proponendo, aumentando il confronto, aprendosi al dibattito sono le strade maestre che ci consentiranno di vedere il teatro protagonista e di partecipare a occasioni che ci possano far crescere.
La scuola paritaria pubblica Immacolata sta radicalmente trasformandosi dal punto di vista strutturale e avrà una sede grande, funzionale, degna di un efficace servizio educativo: si dovrà rinnovare un patto di collaborazione con l’Istituto e con i genitori che lo scelgono, visto che la scuola è una ricchezza da valorizzare nell’ambito di quanto compete all’ente locale e alla legislazione vigente.
E’ prioritario ed indispensabile assicurare agli alunni e agli studenti di Soresina edifici scolastici a norma, sicuri e moderni. Non si può discutere sull’investimento sulla scuola, ogni sforzo diventi certezza se non vogliamo perdere il futuro. In primis è obbligatorio uscire dall’emergenza relativa all’edificio della scuola primaria di via Matteotti. Monitorare costantemente gli altri edifici per programmare con razionalità interventi congrui. E’ necessario affiancare la scuola per favorire nuovi linguaggi, per aumentare le dotazioni di strumenti, per essere all’altezza delle difficoltà date da bilanci statali poverissimi e senz’altro indegni, alle tipicità della nostra realtà che parla di integrazione, di alfabetizzazione, di valori di rispetto, di tradizione e di cultura. La scuola di Soresina ha affrontato a testa alta la sfida della pluralità delle etnie: ha dato risposte di impegno, di serietà di ascolto, di proposta, in una parola, di educazione. E’ la scuola il primo fondamentale tassello dell’incontro con chi viene da lontano: l’alfabetizzazione richiede una rete che gia esiste di formatori, di volontari, di associazioni, dei Lions, del Rotary, della parrocchia, dell’oratorio… perché la lingua non è solo dei ragazzi e dei bambini, ma anche gli adulti devono porsi in relazione con tutti noi. I progetti già in corso devono allargarsi ad una continuità che diventa consuetudine attenta ed efficace. Si insista con “Certifichiamo l’italiano” e con ogni iniziativa che la legislazione ci consente e si cerchino, con pazienza e competenza, fondi e possibilità che possano essere individuati.
La scuola superiore di Soresina è una splendida realtà che risponde efficacemente a bisogni educativi e del territorio e merita una costante attenzione.
Si crede che solo una necessità associativa che viene dal basso e che è testimoniata dalla grande ed ammirevole quantità di gruppi culturali e non possa essere il fulcro di una politica culturale che si confronta con i bilanci sottozero. Solo una rete di appassionati e di volonterosi sarà lo stimolo e la realtà per far vivere il teatro, la biblioteca e le tante altre strutture soresinesi. Raccogliere la sfida, ascoltando, proponendo, aumentando il confronto, aprendosi al dibattito sono le strade maestre che ci consentiranno di vedere il teatro protagonista e di partecipare a occasioni che ci possano far crescere.
Nessun commento:
Posta un commento