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martedì 13 dicembre 2011

ALCUNE OSSERVAZIONI A MARGINE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SORESINA DEL 18 LUGLIO 2011-07-19

Il punto, o meglio i punti di maggiore rilievo posti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Soresina lunedì sera, erano senza dubbio quelli riguardanti la realizzazione della Centrale di Cogenerazione.

Il motivo del contendere erano: gli aspetti economici (costo 12milioni di euro più interessi da restituire in 11 anni, i tempi di realizzazione, i disagi procurati dallo sconvolgimento della rete stradale interna per almeno due anni, la necessità dell’opera e la sua efficacia per ridurre inquinamento e costi di gestione.

Per illustrare dettagli tecnici, è stato chiamato al banco della Giunta il Direttore di Aspm ing. Cremaschini, fin qui nulla di strano anzi proprio per illustrare al meglio i dettagli tecnici del progetto, passaggio indispensabile.

Quel che sorprende è luel che sorprendeQqqqqqo strano modo di agire e di comportarsi di questo tecnico, infatti come egli siede in quella postazione del C.C. a fianco di Sindaco e Assessori entra in un'altra dimensione, è già capitato altre volte di notarlo.

Lascia il suo ruolo entra nel ruolo del politico e non resiste dal rispondere polemicamente e politicamente alle domande e alle osservazioni delle minoranze, in sostanza sposa senza se e senza ma la “tesi”, della quale ha elaborato i contenuti anche attraverso costosissime consulenze (ovviamente negli anni). Quindi non può pensare di essere escluso dalla polemica di chi qualche dubbio (fondato) su quanto si sta per decidere ce l’ha.
L’ingenier Cremaschini è reduce dal disastro (2010 e 2011) delle bollette, causato dal cambiamento del sistema di calcolo e dal rinnovo del software del sistema informatico, quindi un approccio più umile ad una vicenda ancora più complessa e costosissima non avrebbe guastato.
Ancora di più per chi negli anni ha condiviso progetti molto diversi con le Amministrazioni che si sono succedute alla guida della Aspm e del Comune di Soresina che si presume abbia sostenuto con la stessa foga ed emotività. Che ora si sia determinato a sposare senza dubbi il nuovo progetto è legittimo ma lo faccia da tecnico.
Possibile che nell’opera non vi sia nulla che pone qualche legittimo dubbio o osservazione, senza entrare in una aspra polemica?
E’ legittimo chiedere della sostenibilità economica, o delle ricadute che si possono avere sul bilancio del Comune qualora tutto non funziona alla perfezione? Patto di stabilità vincolante richiamando il consolidato che riguarda il Comune e anche le aziende partecipate, o essere preoccupati nel non seguire le raccomandazioni generali della Magistratura contabile?
Oppure avere dubbi sui tempi di realizzazione dell’opera e dei suoi limiti, forse non proprio rispondenti a quelli che la Presidenza di Aspm con enfasi ha illustrato sugli organi di stampa?
E che dire della affermazione che verranno eliminate le caldaie dalle case oltre che dagli edifici pubblici interessati dal teleriscaldamento, e allontanati pericoli e fonti di inquinamento diffuse?
Ma la singola abitazione non crediamo possa fare a meno della sua caldaia a scopi sanitari, potrebbero se lo vogliono e capendo bene i costi a loro carico, ricorrevi i medio-grandi nuclei abitativi, ma a che costi e a carico di chi se non loro, e ancora che sviluppo avranno queste tipologie abitative nel tessuto urbano di Soresina?
Sempre l’ingenier Cremaschini afferma che negli 11 anni di impegno finanziario, vi sarà una redditività dell’impianto che farà lievitare dai 12milioni di euro investiti altri 12 milioni di guadagni, lo sottoscriva ora per allora. Con le materie prime, tra queste il gas (al quale si pensa di compensare con i ricavi della parte di energia elettrica messa sul mercato) che continuano a lievitare!
Altri tecnici, posti di fronte al progetto per una cittadina delle nostre dimensioni, in una fase di così grave crisi economica pensando a tutta una serie inevitabile di problemi che si presenteranno ivi compresi le necessarie manutenzioni della macchina, lo hanno giudicato “folle”.
Infine, quanti paesi delle nostre dimensioni, sul nostro territorio hanno aperto ad avventure simili senza avere in modo ponderato verificato se la domanda da soddisfare trova in questo modo la migliore risposta?
Ingenier Cremaschini, chi dice no oggi a questo progetto non vuole una Aspm immobile e quindi come lei ha affermato: la sua fine, la vuole intraprendente sul mercato delle alleanze e nelle diversificazione dell’offerta, oggi più che mai indispensabili e per le quali sono in difficoltà Aziende che hanno bel altra dimensione e potenzialità.
A meno che la Centrale di Cogenerazione sia la grande foglia fico che copre costi evidenti messi già a carico del critico bilancio di Aspm.
Il nostro voto negativo è quindi un atto di buon senso e di responsabilità a tutela dei cittadini che ci hanno dato, attraverso il voto, la legittimità e il mandato di rappresentarli.

Soresina, luglio 2011

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