Chi è posto alla guida di importanti istituzioni ha il dovere di mantenere costanti relazioni con i cittadini e soprattutto avere per essi la massima cura, attenzione e rispetto. E’ questo un principio aureo dal quale una pubblica amministrazione non può prescindere, pena il suo continuo porsi in contrapposizione e non a fianco dei cittadini (utenti - clienti).
A Soresina si va nella direzione diametralmente opposta, in Aspm ad esempio l’arroganza in poco più di cinque anni si è impadronita della istituzione e gli utenti (clienti), sono relegati al ruolo di millantatori o quando va bene di improvvidi utilizzatori delle fonti energetiche nelle proprie case.
Ultimo fatto in ordine di tempo la questione vergognosa delle “Bollette”, di cui fanno scandalo più le risposte che il problema grave che si sono trovati davanti i cittadini.
Un Presidente (dimissionario) e un Direttore, che al posto di chiedere scusa per avere creato grandi difficoltà alla maggior parte degli utenti, prima: per avere organizzato un numero insufficiente di letture reali dei contatori nel corso dell’anno, poi con la sostituzione ( o modifica) del software del sistema informatizzato per la elaborazione dei dati riferiti alle bollette, si sono distinti in più occasioni nel dare risposte arroganti più che spiegazioni plausibili, quando non sono ricorsi a gravi affermazioni rivolte agli utenti.
Appellarsi come hanno fatto alla “Autorità Competente” senza richiamarne l’identità e le funzioni, serve solo a scaricare su altri le proprie responsabilità.
Parlare di regole senza sapervi dare la giusta ed equilibrata interpretazione, considerare le lamentele degli utenti come improprie, pensare che la maggior parte dell’utenza sia fatta da incoscienti spreconi ai quali non stanno a cuore ambiente e portafoglio, perché a detta di questi “soloni”, mantengono gli impianti di riscaldamento anche nel mese di aprile per garantire nella propria abitazione una temperatura vicina alle giornate di piena estate (30°); è addirittura offensivo per la stragrande maggioranza dei cittadini soresinesi che vivono di stipendi e pensioni. Sono risposte veramente inaccettabili!
Una azienda che vuole essere severa, porsi al servizio dei cittadini, ed indurre al risparmio energetico educando i suoi utenti nell’interesse generale, dovrebbe in primis essere severa con se stessa e con le sue gestioni.
Va battuta quindi ogni manifestazione di arroganza e di superficialità quando si devono risposte a legittime domande dei cittadini, mettendo in campo il massimo rispetto verso l’interlocutore e soprattutto dando chiare indicazioni sui percorsi da seguire quando si procurano ad essi disagi non previsti, mettendosi al loro fianco per trovare la migliore soluzione possibile per ridurre ed eliminare i problemi procurati. Ma a questi responsabili di Aspm è veramente chiedere troppo, non si rendono nemmeno conto di contravvenire ai loro stessi doveri e responsabilità.
Luglio, 2011
A Soresina si va nella direzione diametralmente opposta, in Aspm ad esempio l’arroganza in poco più di cinque anni si è impadronita della istituzione e gli utenti (clienti), sono relegati al ruolo di millantatori o quando va bene di improvvidi utilizzatori delle fonti energetiche nelle proprie case.
Ultimo fatto in ordine di tempo la questione vergognosa delle “Bollette”, di cui fanno scandalo più le risposte che il problema grave che si sono trovati davanti i cittadini.
Un Presidente (dimissionario) e un Direttore, che al posto di chiedere scusa per avere creato grandi difficoltà alla maggior parte degli utenti, prima: per avere organizzato un numero insufficiente di letture reali dei contatori nel corso dell’anno, poi con la sostituzione ( o modifica) del software del sistema informatizzato per la elaborazione dei dati riferiti alle bollette, si sono distinti in più occasioni nel dare risposte arroganti più che spiegazioni plausibili, quando non sono ricorsi a gravi affermazioni rivolte agli utenti.
Appellarsi come hanno fatto alla “Autorità Competente” senza richiamarne l’identità e le funzioni, serve solo a scaricare su altri le proprie responsabilità.
Parlare di regole senza sapervi dare la giusta ed equilibrata interpretazione, considerare le lamentele degli utenti come improprie, pensare che la maggior parte dell’utenza sia fatta da incoscienti spreconi ai quali non stanno a cuore ambiente e portafoglio, perché a detta di questi “soloni”, mantengono gli impianti di riscaldamento anche nel mese di aprile per garantire nella propria abitazione una temperatura vicina alle giornate di piena estate (30°); è addirittura offensivo per la stragrande maggioranza dei cittadini soresinesi che vivono di stipendi e pensioni. Sono risposte veramente inaccettabili!
Una azienda che vuole essere severa, porsi al servizio dei cittadini, ed indurre al risparmio energetico educando i suoi utenti nell’interesse generale, dovrebbe in primis essere severa con se stessa e con le sue gestioni.
Va battuta quindi ogni manifestazione di arroganza e di superficialità quando si devono risposte a legittime domande dei cittadini, mettendo in campo il massimo rispetto verso l’interlocutore e soprattutto dando chiare indicazioni sui percorsi da seguire quando si procurano ad essi disagi non previsti, mettendosi al loro fianco per trovare la migliore soluzione possibile per ridurre ed eliminare i problemi procurati. Ma a questi responsabili di Aspm è veramente chiedere troppo, non si rendono nemmeno conto di contravvenire ai loro stessi doveri e responsabilità.
Luglio, 2011
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