Il 2010 può essere considerato l’anno horribilis della nostra Azienda Municipalizzata, basti pensare a tutta la vicenda delle bollette per dirne una in assoluto. La nostra è una piccola azienda che si inserisce in una piccola realtà, non vogliamo certo paragonarci o confrontarci con realtà imprenditoriali come A2A, Edison o altre grandi realtà presenti nella nostra regione, però nel nostro piccolo possiamo essere molto utili ai cittadini che vivono nel circondario. Non voglio polemizzare sulle scelte dell’attuale amministrazione, così come non voglio enfatizzare alcuni capitoli di spesa, forse necessari, ma che avrebbero potuto traslare nel tempo per permettere bilanci positivi, mi limiterò ad alcune semplici riflessioni sul possibile futuro della Nostra Azienda. Ci devono guidare due semplici parole:
Unione perché l’unione fa la forza; la volontà di riprendere il dialogo per la formazione dell’Unione dei Comuni ci darebbe la possibilità di unire le nostre piccole forze e di rendere servizi migliori a costi competitivi;
Condivisione perché tutti si devono sentire coinvolti nelle scelte e partecipi dei profitti, a questo scopo si potrebbe proporre una compartecipazione dei Comuni dell’Unione nelle quote azionarie dell’Azienda.
Nei prossimi anni ci aspettano grandi sfide:
- nel 2012 il comune di Soresina dovrà bandire la gara per la gestione della rete di distribuzione del gas metano (attualmente gestita da ASPM Servizi);
- entro quest’anno si potranno conoscere i vincitori della gara per la centrale di cogenerazione e la posa delle reti del teleriscaldamento i cui lavori sono previsti per gli anni dal 2012 al 2014;
- sono in attesa di autorizzazione delle centraline idroelettriche che, unitamente alla centrale di cogenerazione, renderanno ASPM autonoma nella vendita e distribuzione di energia elettrica senza vincoli col produttore e distributore nazionale;
- è stato posato un impianto fotovoltaico sul tetto di un edificio pubblico, ci si augura che sia il primo di una lunga serie per meglio utilizzare le energie alternative (fotovoltaico, solare, geotermico, ecc….);
- si deve proseguire nella compartecipazione dei servizi offerti ad altri Comuni come già realizzato con la raccolta differenziata, un’azienda condivisa potrebbe gestire tutti i servizi di gestione e vendita di energia elettrica, di gas naturale e possibilmente anche dell’acqua potabile (compatibilmente con l’ATO).
- si dovrebbero creare joint venture con professionisti e studi tecnici del territorio per la diffusione e la formazione di installatori e cittadini per il migliore utilizzo delle fonti energetiche con seminari, corsi di formazione e consulenze mirate;
- ASPM potrebbe diventare il braccio operativo dei comuni per la gestione del territorio, dello sviluppo urbanistico, degli studi per la viabilità, per la gestione dei bandi di gara delle strutture comunali, per la gestione delle manutenzioni degli edifici pubblici e gli eventuali progetti di sviluppo del territorio.
Quasi tutti questi progetti erano stati frutto di studi e decisioni anche della precedente amministrazione, alcuni sono stati modificati, integrati o ridotti ma non sono rimasti inevasi perché ognuno di loro portava innovazione, autonomia energetica ed occupazione, perciò intendiamo proseguire e portarli a termine.
Se nel prossimo futuro l’Unione dei Comuni riuscirà ad avere benevola conclusione, con la partecipazione degli stessi Comuni si potranno sviluppare, integrare o proporre altri progetti per il nostro territorio e tutti ne trarranno benefici, minore inquinamento, maggiore disponibilità economica, maggiore autonomia energetica, più occupazione e soprattutto un’Azienda presente sul territorio che risponda velocemente ed in modo trasparente alle richieste dei cittadini utenti.
Unione perché l’unione fa la forza; la volontà di riprendere il dialogo per la formazione dell’Unione dei Comuni ci darebbe la possibilità di unire le nostre piccole forze e di rendere servizi migliori a costi competitivi;
Condivisione perché tutti si devono sentire coinvolti nelle scelte e partecipi dei profitti, a questo scopo si potrebbe proporre una compartecipazione dei Comuni dell’Unione nelle quote azionarie dell’Azienda.
Nei prossimi anni ci aspettano grandi sfide:
- nel 2012 il comune di Soresina dovrà bandire la gara per la gestione della rete di distribuzione del gas metano (attualmente gestita da ASPM Servizi);
- entro quest’anno si potranno conoscere i vincitori della gara per la centrale di cogenerazione e la posa delle reti del teleriscaldamento i cui lavori sono previsti per gli anni dal 2012 al 2014;
- sono in attesa di autorizzazione delle centraline idroelettriche che, unitamente alla centrale di cogenerazione, renderanno ASPM autonoma nella vendita e distribuzione di energia elettrica senza vincoli col produttore e distributore nazionale;
- è stato posato un impianto fotovoltaico sul tetto di un edificio pubblico, ci si augura che sia il primo di una lunga serie per meglio utilizzare le energie alternative (fotovoltaico, solare, geotermico, ecc….);
- si deve proseguire nella compartecipazione dei servizi offerti ad altri Comuni come già realizzato con la raccolta differenziata, un’azienda condivisa potrebbe gestire tutti i servizi di gestione e vendita di energia elettrica, di gas naturale e possibilmente anche dell’acqua potabile (compatibilmente con l’ATO).
- si dovrebbero creare joint venture con professionisti e studi tecnici del territorio per la diffusione e la formazione di installatori e cittadini per il migliore utilizzo delle fonti energetiche con seminari, corsi di formazione e consulenze mirate;
- ASPM potrebbe diventare il braccio operativo dei comuni per la gestione del territorio, dello sviluppo urbanistico, degli studi per la viabilità, per la gestione dei bandi di gara delle strutture comunali, per la gestione delle manutenzioni degli edifici pubblici e gli eventuali progetti di sviluppo del territorio.
Quasi tutti questi progetti erano stati frutto di studi e decisioni anche della precedente amministrazione, alcuni sono stati modificati, integrati o ridotti ma non sono rimasti inevasi perché ognuno di loro portava innovazione, autonomia energetica ed occupazione, perciò intendiamo proseguire e portarli a termine.
Se nel prossimo futuro l’Unione dei Comuni riuscirà ad avere benevola conclusione, con la partecipazione degli stessi Comuni si potranno sviluppare, integrare o proporre altri progetti per il nostro territorio e tutti ne trarranno benefici, minore inquinamento, maggiore disponibilità economica, maggiore autonomia energetica, più occupazione e soprattutto un’Azienda presente sul territorio che risponda velocemente ed in modo trasparente alle richieste dei cittadini utenti.
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