sabato 31 dicembre 2011
sabato 24 dicembre 2011
martedì 20 dicembre 2011
CASA DI RIPOSO "ZUCCHI FALCINA": E' ALLARME!
...LA CASA DI RIPOSO E' STATA GESTITA MALE...E' STATA DATA PIU' IMPORTANZA ALL'APPARENZA CHE ALLA SOSTANZA...
martedì 13 dicembre 2011
CASA DI RIPOSO DI SORESINA - Quali Rischi ? Quale Futuro ?
CASA DI RIPOSO ZUCCHI E FALCINA
di Soresina
di Soresina
-COSA E’ SUCCESSO E SUCCEDE, ALLA NOSTRA CASA DI RIPOSO?
-QUALE RISCHIO CORRE?
-QUALE POTRA’ ESSERE IL SUO FUTURO ?
-QUALI RISCHI PER GLI OCCUPATI E QUALE COSTO ECONOMICO PER I SORESINESI?
-PERCHE’ LA COMUNITA’ NON SI PONE QUESTE SEMPLICI DOMANDE E LE ISTITUZIONI TACCIONO?
PER SAPERNE DI PIU’ TI INVITIAMO ALL’ ASSEMBLEA PUBBLICA
GIOVEDI’ 15 DICEMBRE
ALLE ORE 21.00
PRESSO LA SALA “VITTORINO GAZZA”
Via Matteotti 5 Soresina
Vi aspettiamo per un confronto aperto i molti cittadini che in questi anni si sono preoccupati ed interrogati sulla indispensabile funzione che la Casa di Riposo svolge, non solo nella cura delle persone anziane, ma per l’intera comunità. I cittadini soresinesi non possono rimanere indifferenti allo stato di innegabile difficoltà nel quale si trova una delle istituzioni a loro più care.
NUOVO SIMBOLO
IL NUOVO SIMBOLO, MI PRESENTO.... Rinnova Soresina c’è, e per far sentire la nostra voce, sempre presente e vigile nel territorio, abbiamo deciso di regalarci un simbolo tutto nuovo. L’idea di rinnovamento passa anche da qui, dalle cose più semplici ma che non sono mai banali: la comunicazione. Per restare sempre in corsa è giusto anche dare una ventata di freschezza alle idee ed all’immagine di un simbolo che deve stare al passo dei tempi. Graficamente l’idea è semplice: un’ellisse centrale, interrotta in un punto nel quale si inserisce una grande freccia direzionata proprio in tale interruzione, verso quindi l’esterno: creare una nuova direzione, un nuovo orientamento d’idee. Una freccia che attraversa diagonalmente il logo circolare che, nella visione d’insieme, vuole riprendere anche una simbologia del comunicare contemporaneo. Infatti se si considerano i due elementi grafici del cerchio interrotto e della freccia in quella direzione, il riferimento è quello dei moderni pulsanti di accensione della maggior parte dei dispositivi elettronici che ognuno di noi possiede. Dunque un tasto d’avvio, un off/on, una ripartenza dopo un momento di sospensione, ma più che altro un “rinnovamento” ..appunto! Il tutto con colori accesi, solari, che rimandano a qualcosa di positivo, come le due figure sullo sfondo: due persone, un uomo e una donna, che simboleggiano una comunità, la nostra comunità, in un fermo immagine nel quale sono “fotografate” in un attimo di felicità, di distensione, di slancio, fisico e mentale. Il tutto perché le persone e la nostra comunità sono sempre al centro delle nostre attenzioni, come del resto i colori stessi di entrambe, rosso e blu, i colori della città di Soresina, ripresi anche nelle iniziali della scritta centrale “Rinnova Soresina”. E per finire, un’abbreviazione, quasi un motto, le due lettere “RS” centrali, l’abbreviazione di “Rinnova Soresina”. Grafica nuova, idee nuove, ma sempre attuali; uno sguardo sul presente, un rinnovamento, una nuova partenza! E’ ora di accendere questo pulsante del Rinnovamento!
Tangenti, bufera sul Pirellone arrestato il PDL Nicoli Cristiani
Tangenti, bufera sul Pirellone arrestato il PDL Nicoli Cristiani
Maxi operazione fra Cremona, Milano e Bergamo. Sequestrati due cantieri della Brebemi, una cava destinata a una discarica d'amianto e un impianto per il trattamento dei rifiuti. Il vicepresidente del consiglio regionale aveva in casa due buste con 100mila euro in contanti.
Il vicepresidente del consiglio della Regione Lombardia, il 68enne bresciano Franco Nicoli Cristiani (Pdl), è stato arrestato all'alba dai carabinieri di Brescia. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa nell'ambito di un'inchiesta per una presunta tangente da 100mila euro. L'operazione dei carabinieri di Brescia, supportati da personale del Ris e da un elicottero, ha condotto all'arresto di imprenditori, politici e funzionari pubblici.
I militari hanno trovato nell'abitazione di Nicoli Cristiani 100mila euro in contanti, in pezzi da 500, riconducibili a una presunta tangente che a fine settembre, al ristorante Berti di Milano, sarebbero stati consegnati all'uomo politico da Pierluca Locatelli, imprenditore attivo nello smaltimento dei rifiuti. La presunta tangente sarebbe servita per accelerare l'iter di autorizzazione di una discarica nel Cremonese. Nelle intercettazioni telefoniche i pezzi da 500 euro erano chiamati "big bubble". La moglie di Locatelli, mentre la coppia si accingeva a portare il denaro, intercettata in auto appariva molto nervosa per il timore di essere controllata da qualche organo di polizia o per il fatto di non aver contato bene le banconote.
I reati contestati sono traffico organizzato di rifiuti illeciti e corruzione. Sequestrati la cava di Cappella Cantone (Cremona) destinata a una discarica di amianto, un impianto per il trattamento di rifiuti a Calcinate (Bergamo) e due cantieri della Brebemi a Cassano d'Adda (Milano) e Fara Olivana Con Sola (Bergamo). L'operazione ha impegnato 150 uomini dell'Arma. In carcere anche il coordinatore degli staff dell'Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) della Lombardia. I militari si sono presentati in tarda mattinata al Pirellone, dove Nicoli Cristiani ha i suoi uffici istituzionali al 24esimo piano.
"Colpito dalla notizia", ma anche "fiducioso nell'operato della magistratura": il presidente del consiglio regionale della Lombardia, il leghista Davide Boni, ha commentato in questi termini l'arresto del suo vice. Più duro l'europarlamentare leghista Matteo Salvini, secondo il quale cominciano a essere "un po' troppi" i "problemi" nel Pdl lombardo. "Tutti sono innocenti fino a prova contraria - afferma Salvini ricordando i casi di Desio, Cassano d'Adda, Buccinasco, Arese e Garbagnate - ma i problemi in casa Pdl iniziano a essere un po' troppi. La Lega fa molta attenzione a chi candida, speriamo in futuro lo facciano anche gli altri". Dall'opposizione Sel e Idv hchiedono di valutare il "dato politico" del nuovo caso giudiziario che coinvolge la Regione Lombardia. E il Pd invita il governatore Roberto Formigoni a intervenire in aula per riferire sulla vicenda.
Nicoli Cristiani è il secondo vice dell'assemblea del Pirellone a finire sotto inchiesta con accuse di corruzione in questa legislatura. L'estate scorsa fu il caso delle presunte tangenti a Sesto San Giovanni a travolgere l'altro vicepresidente Filippo Penati, che poi si dimise dal suo incarico nell'ufficio di presidenza e passò dal Pd al gruppo misto, dove tuttora siede. Attualmente i due vicepresidenti di Boni sono appunto Nicoli Cristiani (Pdl) e Sara Valmaggi (Pd), eletta a settembre al posto di Penati.
Legambiente Lombardia sostiene che "con gli arresti di oggi e i sequestri dei cantieri Brebemi viene alla luce l'ennesimo sistema di malaffare e corruzione made in Lombardia. E, tanto per cambiare, la vicenda assume tutti i connotati di una gigantesca cupola ecomafiosa". "Restiamo in attesa di conoscere i dettagli - fa sapere Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia - ma intanto chiediamo spiegazioni dei troppi misteri che avvolgono il finanziamento autostradale Da anni sfidiamo gli avvocati di Brebemi denunciando che i cantieri lavorano senza le garanzie degli istituti di credito. Ora vogliamo vederci chiaro, perché il pericolo che avevamo paventato nei giorni scorsi diventa terribilmente concreto: che la Brebemi resti un ecomostro incompiuto e che alla fine i soldi li debba mettere lo Stato più indebitato d'Europa".
(30 novembre 2011)
Maxi operazione fra Cremona, Milano e Bergamo. Sequestrati due cantieri della Brebemi, una cava destinata a una discarica d'amianto e un impianto per il trattamento dei rifiuti. Il vicepresidente del consiglio regionale aveva in casa due buste con 100mila euro in contanti.
Il vicepresidente del consiglio della Regione Lombardia, il 68enne bresciano Franco Nicoli Cristiani (Pdl), è stato arrestato all'alba dai carabinieri di Brescia. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa nell'ambito di un'inchiesta per una presunta tangente da 100mila euro. L'operazione dei carabinieri di Brescia, supportati da personale del Ris e da un elicottero, ha condotto all'arresto di imprenditori, politici e funzionari pubblici.
I militari hanno trovato nell'abitazione di Nicoli Cristiani 100mila euro in contanti, in pezzi da 500, riconducibili a una presunta tangente che a fine settembre, al ristorante Berti di Milano, sarebbero stati consegnati all'uomo politico da Pierluca Locatelli, imprenditore attivo nello smaltimento dei rifiuti. La presunta tangente sarebbe servita per accelerare l'iter di autorizzazione di una discarica nel Cremonese. Nelle intercettazioni telefoniche i pezzi da 500 euro erano chiamati "big bubble". La moglie di Locatelli, mentre la coppia si accingeva a portare il denaro, intercettata in auto appariva molto nervosa per il timore di essere controllata da qualche organo di polizia o per il fatto di non aver contato bene le banconote.
I reati contestati sono traffico organizzato di rifiuti illeciti e corruzione. Sequestrati la cava di Cappella Cantone (Cremona) destinata a una discarica di amianto, un impianto per il trattamento di rifiuti a Calcinate (Bergamo) e due cantieri della Brebemi a Cassano d'Adda (Milano) e Fara Olivana Con Sola (Bergamo). L'operazione ha impegnato 150 uomini dell'Arma. In carcere anche il coordinatore degli staff dell'Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) della Lombardia. I militari si sono presentati in tarda mattinata al Pirellone, dove Nicoli Cristiani ha i suoi uffici istituzionali al 24esimo piano.
"Colpito dalla notizia", ma anche "fiducioso nell'operato della magistratura": il presidente del consiglio regionale della Lombardia, il leghista Davide Boni, ha commentato in questi termini l'arresto del suo vice. Più duro l'europarlamentare leghista Matteo Salvini, secondo il quale cominciano a essere "un po' troppi" i "problemi" nel Pdl lombardo. "Tutti sono innocenti fino a prova contraria - afferma Salvini ricordando i casi di Desio, Cassano d'Adda, Buccinasco, Arese e Garbagnate - ma i problemi in casa Pdl iniziano a essere un po' troppi. La Lega fa molta attenzione a chi candida, speriamo in futuro lo facciano anche gli altri". Dall'opposizione Sel e Idv hchiedono di valutare il "dato politico" del nuovo caso giudiziario che coinvolge la Regione Lombardia. E il Pd invita il governatore Roberto Formigoni a intervenire in aula per riferire sulla vicenda.
Nicoli Cristiani è il secondo vice dell'assemblea del Pirellone a finire sotto inchiesta con accuse di corruzione in questa legislatura. L'estate scorsa fu il caso delle presunte tangenti a Sesto San Giovanni a travolgere l'altro vicepresidente Filippo Penati, che poi si dimise dal suo incarico nell'ufficio di presidenza e passò dal Pd al gruppo misto, dove tuttora siede. Attualmente i due vicepresidenti di Boni sono appunto Nicoli Cristiani (Pdl) e Sara Valmaggi (Pd), eletta a settembre al posto di Penati.
Legambiente Lombardia sostiene che "con gli arresti di oggi e i sequestri dei cantieri Brebemi viene alla luce l'ennesimo sistema di malaffare e corruzione made in Lombardia. E, tanto per cambiare, la vicenda assume tutti i connotati di una gigantesca cupola ecomafiosa". "Restiamo in attesa di conoscere i dettagli - fa sapere Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia - ma intanto chiediamo spiegazioni dei troppi misteri che avvolgono il finanziamento autostradale Da anni sfidiamo gli avvocati di Brebemi denunciando che i cantieri lavorano senza le garanzie degli istituti di credito. Ora vogliamo vederci chiaro, perché il pericolo che avevamo paventato nei giorni scorsi diventa terribilmente concreto: che la Brebemi resti un ecomostro incompiuto e che alla fine i soldi li debba mettere lo Stato più indebitato d'Europa".
(30 novembre 2011)
ALCUNE OSSERVAZIONI A MARGINE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SORESINA DEL 18 LUGLIO 2011-07-19
Il punto, o meglio i punti di maggiore rilievo posti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Soresina lunedì sera, erano senza dubbio quelli riguardanti la realizzazione della Centrale di Cogenerazione.
Il motivo del contendere erano: gli aspetti economici (costo 12milioni di euro più interessi da restituire in 11 anni, i tempi di realizzazione, i disagi procurati dallo sconvolgimento della rete stradale interna per almeno due anni, la necessità dell’opera e la sua efficacia per ridurre inquinamento e costi di gestione.
Per illustrare dettagli tecnici, è stato chiamato al banco della Giunta il Direttore di Aspm ing. Cremaschini, fin qui nulla di strano anzi proprio per illustrare al meglio i dettagli tecnici del progetto, passaggio indispensabile.
Quel che sorprende è luel che sorprendeQqqqqqo strano modo di agire e di comportarsi di questo tecnico, infatti come egli siede in quella postazione del C.C. a fianco di Sindaco e Assessori entra in un'altra dimensione, è già capitato altre volte di notarlo.
Lascia il suo ruolo entra nel ruolo del politico e non resiste dal rispondere polemicamente e politicamente alle domande e alle osservazioni delle minoranze, in sostanza sposa senza se e senza ma la “tesi”, della quale ha elaborato i contenuti anche attraverso costosissime consulenze (ovviamente negli anni). Quindi non può pensare di essere escluso dalla polemica di chi qualche dubbio (fondato) su quanto si sta per decidere ce l’ha.
L’ingenier Cremaschini è reduce dal disastro (2010 e 2011) delle bollette, causato dal cambiamento del sistema di calcolo e dal rinnovo del software del sistema informatico, quindi un approccio più umile ad una vicenda ancora più complessa e costosissima non avrebbe guastato.
Ancora di più per chi negli anni ha condiviso progetti molto diversi con le Amministrazioni che si sono succedute alla guida della Aspm e del Comune di Soresina che si presume abbia sostenuto con la stessa foga ed emotività. Che ora si sia determinato a sposare senza dubbi il nuovo progetto è legittimo ma lo faccia da tecnico.
Possibile che nell’opera non vi sia nulla che pone qualche legittimo dubbio o osservazione, senza entrare in una aspra polemica?
E’ legittimo chiedere della sostenibilità economica, o delle ricadute che si possono avere sul bilancio del Comune qualora tutto non funziona alla perfezione? Patto di stabilità vincolante richiamando il consolidato che riguarda il Comune e anche le aziende partecipate, o essere preoccupati nel non seguire le raccomandazioni generali della Magistratura contabile?
Oppure avere dubbi sui tempi di realizzazione dell’opera e dei suoi limiti, forse non proprio rispondenti a quelli che la Presidenza di Aspm con enfasi ha illustrato sugli organi di stampa?
E che dire della affermazione che verranno eliminate le caldaie dalle case oltre che dagli edifici pubblici interessati dal teleriscaldamento, e allontanati pericoli e fonti di inquinamento diffuse?
Ma la singola abitazione non crediamo possa fare a meno della sua caldaia a scopi sanitari, potrebbero se lo vogliono e capendo bene i costi a loro carico, ricorrevi i medio-grandi nuclei abitativi, ma a che costi e a carico di chi se non loro, e ancora che sviluppo avranno queste tipologie abitative nel tessuto urbano di Soresina?
Sempre l’ingenier Cremaschini afferma che negli 11 anni di impegno finanziario, vi sarà una redditività dell’impianto che farà lievitare dai 12milioni di euro investiti altri 12 milioni di guadagni, lo sottoscriva ora per allora. Con le materie prime, tra queste il gas (al quale si pensa di compensare con i ricavi della parte di energia elettrica messa sul mercato) che continuano a lievitare!
Altri tecnici, posti di fronte al progetto per una cittadina delle nostre dimensioni, in una fase di così grave crisi economica pensando a tutta una serie inevitabile di problemi che si presenteranno ivi compresi le necessarie manutenzioni della macchina, lo hanno giudicato “folle”.
Infine, quanti paesi delle nostre dimensioni, sul nostro territorio hanno aperto ad avventure simili senza avere in modo ponderato verificato se la domanda da soddisfare trova in questo modo la migliore risposta?
Ingenier Cremaschini, chi dice no oggi a questo progetto non vuole una Aspm immobile e quindi come lei ha affermato: la sua fine, la vuole intraprendente sul mercato delle alleanze e nelle diversificazione dell’offerta, oggi più che mai indispensabili e per le quali sono in difficoltà Aziende che hanno bel altra dimensione e potenzialità.
A meno che la Centrale di Cogenerazione sia la grande foglia fico che copre costi evidenti messi già a carico del critico bilancio di Aspm.
Il nostro voto negativo è quindi un atto di buon senso e di responsabilità a tutela dei cittadini che ci hanno dato, attraverso il voto, la legittimità e il mandato di rappresentarli.
Soresina, luglio 2011
Il motivo del contendere erano: gli aspetti economici (costo 12milioni di euro più interessi da restituire in 11 anni, i tempi di realizzazione, i disagi procurati dallo sconvolgimento della rete stradale interna per almeno due anni, la necessità dell’opera e la sua efficacia per ridurre inquinamento e costi di gestione.
Per illustrare dettagli tecnici, è stato chiamato al banco della Giunta il Direttore di Aspm ing. Cremaschini, fin qui nulla di strano anzi proprio per illustrare al meglio i dettagli tecnici del progetto, passaggio indispensabile.
Quel che sorprende è luel che sorprendeQqqqqqo strano modo di agire e di comportarsi di questo tecnico, infatti come egli siede in quella postazione del C.C. a fianco di Sindaco e Assessori entra in un'altra dimensione, è già capitato altre volte di notarlo.
Lascia il suo ruolo entra nel ruolo del politico e non resiste dal rispondere polemicamente e politicamente alle domande e alle osservazioni delle minoranze, in sostanza sposa senza se e senza ma la “tesi”, della quale ha elaborato i contenuti anche attraverso costosissime consulenze (ovviamente negli anni). Quindi non può pensare di essere escluso dalla polemica di chi qualche dubbio (fondato) su quanto si sta per decidere ce l’ha.
L’ingenier Cremaschini è reduce dal disastro (2010 e 2011) delle bollette, causato dal cambiamento del sistema di calcolo e dal rinnovo del software del sistema informatico, quindi un approccio più umile ad una vicenda ancora più complessa e costosissima non avrebbe guastato.
Ancora di più per chi negli anni ha condiviso progetti molto diversi con le Amministrazioni che si sono succedute alla guida della Aspm e del Comune di Soresina che si presume abbia sostenuto con la stessa foga ed emotività. Che ora si sia determinato a sposare senza dubbi il nuovo progetto è legittimo ma lo faccia da tecnico.
Possibile che nell’opera non vi sia nulla che pone qualche legittimo dubbio o osservazione, senza entrare in una aspra polemica?
E’ legittimo chiedere della sostenibilità economica, o delle ricadute che si possono avere sul bilancio del Comune qualora tutto non funziona alla perfezione? Patto di stabilità vincolante richiamando il consolidato che riguarda il Comune e anche le aziende partecipate, o essere preoccupati nel non seguire le raccomandazioni generali della Magistratura contabile?
Oppure avere dubbi sui tempi di realizzazione dell’opera e dei suoi limiti, forse non proprio rispondenti a quelli che la Presidenza di Aspm con enfasi ha illustrato sugli organi di stampa?
E che dire della affermazione che verranno eliminate le caldaie dalle case oltre che dagli edifici pubblici interessati dal teleriscaldamento, e allontanati pericoli e fonti di inquinamento diffuse?
Ma la singola abitazione non crediamo possa fare a meno della sua caldaia a scopi sanitari, potrebbero se lo vogliono e capendo bene i costi a loro carico, ricorrevi i medio-grandi nuclei abitativi, ma a che costi e a carico di chi se non loro, e ancora che sviluppo avranno queste tipologie abitative nel tessuto urbano di Soresina?
Sempre l’ingenier Cremaschini afferma che negli 11 anni di impegno finanziario, vi sarà una redditività dell’impianto che farà lievitare dai 12milioni di euro investiti altri 12 milioni di guadagni, lo sottoscriva ora per allora. Con le materie prime, tra queste il gas (al quale si pensa di compensare con i ricavi della parte di energia elettrica messa sul mercato) che continuano a lievitare!
Altri tecnici, posti di fronte al progetto per una cittadina delle nostre dimensioni, in una fase di così grave crisi economica pensando a tutta una serie inevitabile di problemi che si presenteranno ivi compresi le necessarie manutenzioni della macchina, lo hanno giudicato “folle”.
Infine, quanti paesi delle nostre dimensioni, sul nostro territorio hanno aperto ad avventure simili senza avere in modo ponderato verificato se la domanda da soddisfare trova in questo modo la migliore risposta?
Ingenier Cremaschini, chi dice no oggi a questo progetto non vuole una Aspm immobile e quindi come lei ha affermato: la sua fine, la vuole intraprendente sul mercato delle alleanze e nelle diversificazione dell’offerta, oggi più che mai indispensabili e per le quali sono in difficoltà Aziende che hanno bel altra dimensione e potenzialità.
A meno che la Centrale di Cogenerazione sia la grande foglia fico che copre costi evidenti messi già a carico del critico bilancio di Aspm.
Il nostro voto negativo è quindi un atto di buon senso e di responsabilità a tutela dei cittadini che ci hanno dato, attraverso il voto, la legittimità e il mandato di rappresentarli.
Soresina, luglio 2011
BATTERE L’ARROGANZA (Bollette ed altro)
Chi è posto alla guida di importanti istituzioni ha il dovere di mantenere costanti relazioni con i cittadini e soprattutto avere per essi la massima cura, attenzione e rispetto. E’ questo un principio aureo dal quale una pubblica amministrazione non può prescindere, pena il suo continuo porsi in contrapposizione e non a fianco dei cittadini (utenti - clienti).
A Soresina si va nella direzione diametralmente opposta, in Aspm ad esempio l’arroganza in poco più di cinque anni si è impadronita della istituzione e gli utenti (clienti), sono relegati al ruolo di millantatori o quando va bene di improvvidi utilizzatori delle fonti energetiche nelle proprie case.
Ultimo fatto in ordine di tempo la questione vergognosa delle “Bollette”, di cui fanno scandalo più le risposte che il problema grave che si sono trovati davanti i cittadini.
Un Presidente (dimissionario) e un Direttore, che al posto di chiedere scusa per avere creato grandi difficoltà alla maggior parte degli utenti, prima: per avere organizzato un numero insufficiente di letture reali dei contatori nel corso dell’anno, poi con la sostituzione ( o modifica) del software del sistema informatizzato per la elaborazione dei dati riferiti alle bollette, si sono distinti in più occasioni nel dare risposte arroganti più che spiegazioni plausibili, quando non sono ricorsi a gravi affermazioni rivolte agli utenti.
Appellarsi come hanno fatto alla “Autorità Competente” senza richiamarne l’identità e le funzioni, serve solo a scaricare su altri le proprie responsabilità.
Parlare di regole senza sapervi dare la giusta ed equilibrata interpretazione, considerare le lamentele degli utenti come improprie, pensare che la maggior parte dell’utenza sia fatta da incoscienti spreconi ai quali non stanno a cuore ambiente e portafoglio, perché a detta di questi “soloni”, mantengono gli impianti di riscaldamento anche nel mese di aprile per garantire nella propria abitazione una temperatura vicina alle giornate di piena estate (30°); è addirittura offensivo per la stragrande maggioranza dei cittadini soresinesi che vivono di stipendi e pensioni. Sono risposte veramente inaccettabili!
Una azienda che vuole essere severa, porsi al servizio dei cittadini, ed indurre al risparmio energetico educando i suoi utenti nell’interesse generale, dovrebbe in primis essere severa con se stessa e con le sue gestioni.
Va battuta quindi ogni manifestazione di arroganza e di superficialità quando si devono risposte a legittime domande dei cittadini, mettendo in campo il massimo rispetto verso l’interlocutore e soprattutto dando chiare indicazioni sui percorsi da seguire quando si procurano ad essi disagi non previsti, mettendosi al loro fianco per trovare la migliore soluzione possibile per ridurre ed eliminare i problemi procurati. Ma a questi responsabili di Aspm è veramente chiedere troppo, non si rendono nemmeno conto di contravvenire ai loro stessi doveri e responsabilità.
Luglio, 2011
A Soresina si va nella direzione diametralmente opposta, in Aspm ad esempio l’arroganza in poco più di cinque anni si è impadronita della istituzione e gli utenti (clienti), sono relegati al ruolo di millantatori o quando va bene di improvvidi utilizzatori delle fonti energetiche nelle proprie case.
Ultimo fatto in ordine di tempo la questione vergognosa delle “Bollette”, di cui fanno scandalo più le risposte che il problema grave che si sono trovati davanti i cittadini.
Un Presidente (dimissionario) e un Direttore, che al posto di chiedere scusa per avere creato grandi difficoltà alla maggior parte degli utenti, prima: per avere organizzato un numero insufficiente di letture reali dei contatori nel corso dell’anno, poi con la sostituzione ( o modifica) del software del sistema informatizzato per la elaborazione dei dati riferiti alle bollette, si sono distinti in più occasioni nel dare risposte arroganti più che spiegazioni plausibili, quando non sono ricorsi a gravi affermazioni rivolte agli utenti.
Appellarsi come hanno fatto alla “Autorità Competente” senza richiamarne l’identità e le funzioni, serve solo a scaricare su altri le proprie responsabilità.
Parlare di regole senza sapervi dare la giusta ed equilibrata interpretazione, considerare le lamentele degli utenti come improprie, pensare che la maggior parte dell’utenza sia fatta da incoscienti spreconi ai quali non stanno a cuore ambiente e portafoglio, perché a detta di questi “soloni”, mantengono gli impianti di riscaldamento anche nel mese di aprile per garantire nella propria abitazione una temperatura vicina alle giornate di piena estate (30°); è addirittura offensivo per la stragrande maggioranza dei cittadini soresinesi che vivono di stipendi e pensioni. Sono risposte veramente inaccettabili!
Una azienda che vuole essere severa, porsi al servizio dei cittadini, ed indurre al risparmio energetico educando i suoi utenti nell’interesse generale, dovrebbe in primis essere severa con se stessa e con le sue gestioni.
Va battuta quindi ogni manifestazione di arroganza e di superficialità quando si devono risposte a legittime domande dei cittadini, mettendo in campo il massimo rispetto verso l’interlocutore e soprattutto dando chiare indicazioni sui percorsi da seguire quando si procurano ad essi disagi non previsti, mettendosi al loro fianco per trovare la migliore soluzione possibile per ridurre ed eliminare i problemi procurati. Ma a questi responsabili di Aspm è veramente chiedere troppo, non si rendono nemmeno conto di contravvenire ai loro stessi doveri e responsabilità.
Luglio, 2011
Il Nostro Programma in pillole
CRISI ECONOMICA, SVILUPPO E OCCUPAZIONE
Ogni azione di competenza del Comune sarà messa in campo di concerto con le altre Istituzioni e Forze Sociali.
GRUPPO ASPM (ex municipalizzate)
Vogliamo sia protagonista e braccio operativo al servizio del Comune e della comunità, nel campo dell’energia e dell’ambiente.
POLITICHE SOCIALI
La crisi economica e i minori trasferimenti dallo Stato non impediranno di garantire la quantità e la qualità delle prestazioni sociali.
CASA DI RIPOSO
Cambiamo rotta: diventi interesse comune, aperta a sinergie provenienti dal territorio, le famiglie degli ospiti e i cittadini siano costantemente informati e coinvolti.
RAPPORTI CON IL VOLONTARIATO
L’azione delle associazioni di volontariato è “indispensabile”.
Il nostro obiettivo è dare ogni supporto perché operino con efficacia a favore dei cittadini.
SCUOLA
La storia ci ha messo a disposizione una pluralità di istituzioni scolastiche tese ad esaltare la socialità, la convivenza e, soprattutto, gli apprendimenti.
Dobbiamo continuare a conservarne lo spirito e i luoghi.
CULTURA
La cultura è parte integrante della nostra proposta, sarà tra le leve principali alle quali attingere per il riscatto di Soresina.
SPORT
E’ nostro intento garantire l’efficienza degli impianti, promuovere iniziative che attraggano un numero sempre maggiore di praticanti, non abbandonare l’idea di investimenti strutturali.
CIRCOLI CULTURALI E RICREATIVI
Devono diventare luoghi di aggregazione da valorizzare per cogliere al meglio i bisogni che investono la vita di ampie fasce di cittadini.
IMMIGRAZIONE
La destra ha miseramente fallito. Lo dicono i numeri! Per gestire il fenomeno occorrono fermezza e accoglienza, perché il problema non si risolve generando solo paure.
LUOGHI, MONUMENTI, EDIFICI
Rappresentano la nostra storia e sono un patrimonio che va tutelato e valorizzato.
VIABILITA’ E ARREDO URBANO
L’obiettivo è di giungere in modo equilibrato ed esteticamente accettabile ad avere una cittadina la cui viabilità e il cui arredo urbano assicurino maggiore sicurezza per tutti.
SICUREZZA (individuale e collettiva)
Metteremo in campo tutti gli strumenti necessari per la tutela dei cittadini.
UNIONE DEI COMUNI
Va ricostituita, perché il recupero della dimensione territoriale è vitale per Soresina.
Ogni azione di competenza del Comune sarà messa in campo di concerto con le altre Istituzioni e Forze Sociali.
GRUPPO ASPM (ex municipalizzate)
Vogliamo sia protagonista e braccio operativo al servizio del Comune e della comunità, nel campo dell’energia e dell’ambiente.
POLITICHE SOCIALI
La crisi economica e i minori trasferimenti dallo Stato non impediranno di garantire la quantità e la qualità delle prestazioni sociali.
CASA DI RIPOSO
Cambiamo rotta: diventi interesse comune, aperta a sinergie provenienti dal territorio, le famiglie degli ospiti e i cittadini siano costantemente informati e coinvolti.
RAPPORTI CON IL VOLONTARIATO
L’azione delle associazioni di volontariato è “indispensabile”.
Il nostro obiettivo è dare ogni supporto perché operino con efficacia a favore dei cittadini.
SCUOLA
La storia ci ha messo a disposizione una pluralità di istituzioni scolastiche tese ad esaltare la socialità, la convivenza e, soprattutto, gli apprendimenti.
Dobbiamo continuare a conservarne lo spirito e i luoghi.
CULTURA
La cultura è parte integrante della nostra proposta, sarà tra le leve principali alle quali attingere per il riscatto di Soresina.
SPORT
E’ nostro intento garantire l’efficienza degli impianti, promuovere iniziative che attraggano un numero sempre maggiore di praticanti, non abbandonare l’idea di investimenti strutturali.
CIRCOLI CULTURALI E RICREATIVI
Devono diventare luoghi di aggregazione da valorizzare per cogliere al meglio i bisogni che investono la vita di ampie fasce di cittadini.
IMMIGRAZIONE
La destra ha miseramente fallito. Lo dicono i numeri! Per gestire il fenomeno occorrono fermezza e accoglienza, perché il problema non si risolve generando solo paure.
LUOGHI, MONUMENTI, EDIFICI
Rappresentano la nostra storia e sono un patrimonio che va tutelato e valorizzato.
VIABILITA’ E ARREDO URBANO
L’obiettivo è di giungere in modo equilibrato ed esteticamente accettabile ad avere una cittadina la cui viabilità e il cui arredo urbano assicurino maggiore sicurezza per tutti.
SICUREZZA (individuale e collettiva)
Metteremo in campo tutti gli strumenti necessari per la tutela dei cittadini.
UNIONE DEI COMUNI
Va ricostituita, perché il recupero della dimensione territoriale è vitale per Soresina.
L'ambiente
L’ambiente è un tema che sarà costantemente tra le principali attenzioni della nostra attività amministrativa. La non “definitivamente” chiusa questione legata alla discarica di amianto è lì da monito a ricordare come gli equilibri ambientali di un territorio possono subire alterazioni ed essere messi a grave rischio (vedi ad esempio, la necessità di continuare monitorare quotidianamente le polveri sottili per destinarvi interventi appropriati). Il Comune per elezione è responsabile attraverso le Istituzioni preposte alla tutela dell’ambiente, la messa in opera (in collaborazione con Gruppo Aspm) di un piano che nel corso della legislatura doti gli edifici pubblici di pannelli fotovoltaici, perché raggiungano una propria autonomia energetica, è una scelta non rinviabile. Al contempo dar vita ad una intensa campagna di informazione (sempre avvalendosi al supporto tecnico della nostra ex Municipalizzata) che faccia da stimolo e supporto ai privati cittadini, perché il ricorso alle tecnologie avanzate in materia di fonti energetiche alternative diventi culturalmente il più diffuso possibile, nonostante l’handicap della scelta sciagurata del Governo di sospendere gli incentivi destinati allo scopo.
Altra campagna educativa, va avviata o continuata, perché cresca il senso di responsabilità diretta del degrado ambientale diffuso determinato dai rifiuti sparsi nelle nostre campagne e ai margini delle nostre strade, a tale scopo consideriamo importante oltre che di stimolo e meritoria, quella azione recente che ha visto volontari all’opera per il recupero per quel tipo di rifiuti. Va costruita quindi una responsabilità diffusa, non mancano le conoscenze e gli appelli si sono moltiplicati nel tempo, resta il grado di civiltà e di rispetto per sé e per un ambiente che permane estremamente fragile ed è necessario tutelare.
Altra campagna educativa, va avviata o continuata, perché cresca il senso di responsabilità diretta del degrado ambientale diffuso determinato dai rifiuti sparsi nelle nostre campagne e ai margini delle nostre strade, a tale scopo consideriamo importante oltre che di stimolo e meritoria, quella azione recente che ha visto volontari all’opera per il recupero per quel tipo di rifiuti. Va costruita quindi una responsabilità diffusa, non mancano le conoscenze e gli appelli si sono moltiplicati nel tempo, resta il grado di civiltà e di rispetto per sé e per un ambiente che permane estremamente fragile ed è necessario tutelare.
La comunicazione
Noi diamo un peso determinante al rapporto diretto e costante con i cittadini. A tale proposito valuteremo gli strumenti più idonei che si possono adottare. Il rapporto diretto sarà un primo strumento da adottare (attraverso incontri periodici) e non rinunceremo alle nuove tecnologie di comunicazione. Continuerà ad essere strumento comunicativo anche “Cronaca Soresinese” in una veste che terrà conto delle limitate risorse economiche.
Le Frazioni (Olzano, Moscona, Dossi Pisani)
Fanno da importante corollario al tessuto urbano, un tempo molto popolate quando l’agricoltura costituiva la principale vocazione e fonte di reddito nel nostro territorio. Oggi, con un processo più lento, hanno ripreso a popolarsi ed in alcune di esse vi è anche un percepibile fermento sul piano dello sviluppo abitativo privato e commerciale. Noi riteniamo necessario compiere sforzi per tenere i collegamenti tra le frazioni e il centro cittadino (per venire al mercato e accedere ai servizi), disincentivando l’uso del mezzo privato quando non di assoluta necessità. Lo sforzo è anche di mantenere o creare in sicurezza questo collegamento. Anche l’arredo urbano di queste nostre realtà periferiche deve uscire dallo stato di totale abbandono.
Unione dei Comuni
Il recupero della dimensione territoriale è vitale per Soresina.
Le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione Armelloni ad uscire dalla Unione dei Comuni non ci hanno convinto ed il prezzo pagato è stato alto. La lista “RINNOVA SORESINA”, tra i suoi primi atti prenderà in esame la possibilità di riaprire la procedura per ricostruire questo ambito istituzionale. Lo faremo con l’umiltà e la generosità necessari, superando ambizioni egemoniche, cercando di recuperare fiducia da parte degli altri partner istituzionali dotandoci di strumenti più aderenti alle nuove necessità. La dimensione territoriale è una opportunità sul piano economico ed un interesse comune, una scommessa per riprendere quel peso che nella provincia di Cremona il territorio soresinese ha sempre avuto. La rete dei servizi si rafforza se assume un respiro territoriale, le singole realtà comunali faticano a governare i costi e mantenere elevata la qualità di un servizio. I risultati non brillanti sul piano del coinvolgimento di una maggiore quantità di servizi non sminuiscono l’intento di una scelta che in un futuro prossimo risulterà ineluttabile.
Le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione Armelloni ad uscire dalla Unione dei Comuni non ci hanno convinto ed il prezzo pagato è stato alto. La lista “RINNOVA SORESINA”, tra i suoi primi atti prenderà in esame la possibilità di riaprire la procedura per ricostruire questo ambito istituzionale. Lo faremo con l’umiltà e la generosità necessari, superando ambizioni egemoniche, cercando di recuperare fiducia da parte degli altri partner istituzionali dotandoci di strumenti più aderenti alle nuove necessità. La dimensione territoriale è una opportunità sul piano economico ed un interesse comune, una scommessa per riprendere quel peso che nella provincia di Cremona il territorio soresinese ha sempre avuto. La rete dei servizi si rafforza se assume un respiro territoriale, le singole realtà comunali faticano a governare i costi e mantenere elevata la qualità di un servizio. I risultati non brillanti sul piano del coinvolgimento di una maggiore quantità di servizi non sminuiscono l’intento di una scelta che in un futuro prossimo risulterà ineluttabile.
Sicurezza
Ambire a vivere in un luogo sicuro è un diritto per la persona e per i propri beni. Per le persone più fragili essere oggetto di truffe, raggiri o furti da parte della micro-criminalità dentro le proprie case o in luoghi pubblici è un fatto dirompente, può produrre un danno a volte irreparabile sul piano psicologico. Gli strumenti in essere non sono pochi e già sorretti da buona e diffusa informazione, si tratta di mantenerli non abbassando la guardia. Torna sempre l’osservazione che c’è bisogno di dare visibilità maggiore alla presenza (in paese, nelle ore notturne, al mercato, durante le manifestazioni) della Polizia Municipale nella già stretta collaborazione con le forze dell’ordine. Altre esperienze non hanno prodotto grandi risultati e ronde più o meno qualificate non rientrano nell’ambito di un controllo efficace del territorio.
Viabilità e Arredo Urbano
Una cittadina a misura di bambini e di anziani riassume già in sé le caratteristiche di un elevato grado di vivibilità e sicurezza, e aspirare e fare gli interventi necessari per raggiungere questo obiettivo è un dovere per chi è chiamato ad amministrare.
La situazione drammatica nella quale versano la maggior parte le strade cittadine, genera un pericolo elevatissimo per molti dei nostri concittadini, sul quale va programmato un intervento urgente, o denunciati con forza i fattori che fanno da impedimento (economici ??) alla loro realizzazione.
La viabilità e l’arredo urbano stanno vivendo ancora un periodo di lunga transizione, per via di alcuni cantieri in corso e di lavori non ultimati. Mettere in sicurezza la viabilità, tutelare ed incentivare la mobilità ciclo-pedonale, garantendo percorsi sicuri lungo tutte le vie cittadine, assume il carattere di priorità. Va fatta (se non esistente) o aggiornata, la mappatura di tutte le barriere architettoniche presenti nel centro abitato per programmare una loro totale eliminazione. Va messo in opera un arredo urbano che oltre ad essere funzionale e tendere qualificare al meglio l’aspetto estetico del luogo, concorra ad incrementare il livello di sicurezza. Ogni intervento significativo deve vedere un concorso di suggerimenti e di idee da parte dei cittadini, come del resto ogni progetto di cambiamento in campo urbanistico deve prevedere.
La situazione drammatica nella quale versano la maggior parte le strade cittadine, genera un pericolo elevatissimo per molti dei nostri concittadini, sul quale va programmato un intervento urgente, o denunciati con forza i fattori che fanno da impedimento (economici ??) alla loro realizzazione.
La viabilità e l’arredo urbano stanno vivendo ancora un periodo di lunga transizione, per via di alcuni cantieri in corso e di lavori non ultimati. Mettere in sicurezza la viabilità, tutelare ed incentivare la mobilità ciclo-pedonale, garantendo percorsi sicuri lungo tutte le vie cittadine, assume il carattere di priorità. Va fatta (se non esistente) o aggiornata, la mappatura di tutte le barriere architettoniche presenti nel centro abitato per programmare una loro totale eliminazione. Va messo in opera un arredo urbano che oltre ad essere funzionale e tendere qualificare al meglio l’aspetto estetico del luogo, concorra ad incrementare il livello di sicurezza. Ogni intervento significativo deve vedere un concorso di suggerimenti e di idee da parte dei cittadini, come del resto ogni progetto di cambiamento in campo urbanistico deve prevedere.
I Luoghi, gli Edifici e le Strutture da tutelare
L’argomento è di tutta attualità, le piazze, le scuole, le chiese, il teatro, il cimitero, il santuario di Ariadello tanto caro a tutti i soresinesi, i nostri monumenti sono la nostra storia, il nostro segno di identità. La loro tenuta in buone condizioni e in ordine, il loro rispetto misura il nostro stato di civiltà, anche in un momento di ristrettezze economiche. Essi sono stati e sono luoghi d’incontro quotidiani e dei grandi eventi, i luoghi della nostra formazione, gli spazi dedicati alla cultura, i luoghi dove i credenti si ritrovano per pregare e dove dopo la vita generazioni riposano con dignità e decoro. Vogliamo che Soresina torni a sentirli propri, a non trascurarli e a frequentarli ad esserne orgogliosi. Molti vanno resi fruibili e rianimati, tra i tanti esempi che si possono fare ricordiamo quella stagione delle molte iniziative letterarie itineranti.
Immigrazione
E’ un problema che genera paure e insicurezza sulle quali si sono consumati i successi elettorali di questi ultimi 10 anni.
Anche a Soresina nel 2006 anticipando l’attualissimo “fora di baal”, andò così. Oggi si è rivelato un misero fallimento per l’Amministrazione uscente, infatti i cittadini stranieri residenti dalle 846 unità sono diventati 1483 al 31 dicembre 2010. Era prevedibile, quando un fenomeno non è arginabile né circoscrivibile a mero fattore di ordine pubblico, ma va gestito e governato anche a livello locale. Noi siamo dell’avviso che, se non si cerca il contatto, se i modi e i costumi restano estranei tra loro, se manca un minimo di ricerca di dialogo, difficilmente si può sfondare il mondo della paura e della diffidenza reciproca. Nessuno si nasconde che davanti a noi continua ad esserci un lavoro di lunga lena, difficile e complesso per le tante necessità che esprime e sulle quali va avviato un processo generazionale. Non si parte da zero ed il problema presenta anche tutte le potenzialità per trasformarsi in risorsa. Non ne verremo fuori vincitori o vinti. Metteremo in campo le migliori risorse Istituzionali, professionali e umane di cui possiamo disporre e la cultura della quale sappiamo ancora esprimere qualche pagina nobile e di valore. Adotteremo la fermezza necessaria con chi si sottrae alle regole che il diritto e la convivenza civile impongono, saremo aperti all’accoglienza con chi aspira e compie ogni sforzo per darsi un progetto di vita migliore.
Anche a Soresina nel 2006 anticipando l’attualissimo “fora di baal”, andò così. Oggi si è rivelato un misero fallimento per l’Amministrazione uscente, infatti i cittadini stranieri residenti dalle 846 unità sono diventati 1483 al 31 dicembre 2010. Era prevedibile, quando un fenomeno non è arginabile né circoscrivibile a mero fattore di ordine pubblico, ma va gestito e governato anche a livello locale. Noi siamo dell’avviso che, se non si cerca il contatto, se i modi e i costumi restano estranei tra loro, se manca un minimo di ricerca di dialogo, difficilmente si può sfondare il mondo della paura e della diffidenza reciproca. Nessuno si nasconde che davanti a noi continua ad esserci un lavoro di lunga lena, difficile e complesso per le tante necessità che esprime e sulle quali va avviato un processo generazionale. Non si parte da zero ed il problema presenta anche tutte le potenzialità per trasformarsi in risorsa. Non ne verremo fuori vincitori o vinti. Metteremo in campo le migliori risorse Istituzionali, professionali e umane di cui possiamo disporre e la cultura della quale sappiamo ancora esprimere qualche pagina nobile e di valore. Adotteremo la fermezza necessaria con chi si sottrae alle regole che il diritto e la convivenza civile impongono, saremo aperti all’accoglienza con chi aspira e compie ogni sforzo per darsi un progetto di vita migliore.
Circoli Culturali e ricreativi
Coltiveremo con assoluta attenzione il rapporto con i Circoli culturali per la terza età e per i giovani.
Essi non saranno solo considerati luoghi di aggregazione e di socialità a fine ludico ricreativo, ma, se debitamente stimolati, potranno essere degli avamposti importati per cogliere bisogni e sensibilità, attraverso chi li frequenta, di ampie fasce di cittadini. Contemporaneamente vanno annoverati tra i promotori di attività culturali e dentro il processo di formazione continua indirizzato agli adulti.
Essi non saranno solo considerati luoghi di aggregazione e di socialità a fine ludico ricreativo, ma, se debitamente stimolati, potranno essere degli avamposti importati per cogliere bisogni e sensibilità, attraverso chi li frequenta, di ampie fasce di cittadini. Contemporaneamente vanno annoverati tra i promotori di attività culturali e dentro il processo di formazione continua indirizzato agli adulti.
Sport e impianti sportivi
Il problema principale che dovremo affrontare nei prossimi anni sarà quello di garantire l’efficienza di tutti gli impianti sportivi operativi nel nostro comune. Sarà quindi importante una progettualità nuova, tesa ad una razionalizzazione delle risorse disponibili per questo scopo. I limiti delle risorse economiche impongono scelte di rigore e sono di impedimento ad investimenti strutturali, ciò nonostante non ne abbandoneremo l’idea ed una loro collocazione organica dentro un progetto futuro più ampio (es. campo per il basket). Verrà impostato anche un nuovo modello di gestione degli impianti e del loro utilizzo attraverso i vincitori delle gare di appalto che assegnerà loro la guida (piscina, campo di calcio, bocciodromo). La futura Amministrazione dovrà attenersi alle disposizioni della legge regionale 27/2006, che riguardano l’affidamento e la gestione a società e associazioni sportive che in forma associata devono operare al meglio per la rilevanza economica delle strutture, affinché prevalga un orientamento diffuso verso la pratica sportiva come principio di sana idea educativa.
Rapporti con il Volontariato
L’azione dei volontari è da considerarsi ai primi posti nostra scala di valori!
Il lavoro meritorio che molte associazioni svolgono a Soresina è “insostituibile”.
Noi vogliamo continuare a spronare e a dare peso al tempo e alla attività che molte persone in modo disinteressato continuano a dedicare agli altri in molteplici forme. Verrà, da parte nostra, data stabilità e periodicità al “Tavolo di Confronto” delle varie Associazioni. Non mancheremo, parimenti, di percorrere ogni sforzo possibile perché alle Associazioni di volontariato non vengano a mancare i mezzi necessari per poter esprimere al meglio le loro funzione, creando sinergie comuni tese a valorizzare queste risorse umane che mettono con dedizione al servizio della comunità.
Il lavoro meritorio che molte associazioni svolgono a Soresina è “insostituibile”.
Noi vogliamo continuare a spronare e a dare peso al tempo e alla attività che molte persone in modo disinteressato continuano a dedicare agli altri in molteplici forme. Verrà, da parte nostra, data stabilità e periodicità al “Tavolo di Confronto” delle varie Associazioni. Non mancheremo, parimenti, di percorrere ogni sforzo possibile perché alle Associazioni di volontariato non vengano a mancare i mezzi necessari per poter esprimere al meglio le loro funzione, creando sinergie comuni tese a valorizzare queste risorse umane che mettono con dedizione al servizio della comunità.
Fondazione Zucchi e Falcina Onlus (Casa di Riposo)
Permane critica la situazione delle Case di Riposo della Provincia di Cremona. La situazione della Zucchi e Falcina: rette tra le più alte, situazione debitoria elevata ( oltre 12 milioni di euro), scarse le sinergie e collaborazioni con il Comune di Soresina, le altre Rsa e il territorio. C’è bisogno di cambiare rotta, senza percorrere vecchie strade che pure hanno messo in luce a suo tempo i propri limiti. Vanno coinvolti e resi consapevoli i cittadini, va detto perché i costi che ricadono su chi vi è ospitato e sulle loro famiglie sono così elevati e giunti ad un livello spesso non reggibile. E’ un problema di tutta la comunità perché quello offerto è un servizio sempre più indispensabile per alcune fasce di età. Chi determina i costi in questa misura a carico degli utenti ha una identità e responsabilità politica ben precisa, non dirlo e denunciarlo significa condividerne le scelte. La Giunta Formigoni con la delibera sulla spesa socio-sanitaria 2011, accorpa i livelli di classificazione delle tariffe su tre livelli, introduce il sistema budget (come in sanità) applicando tetti di spesa rigidi, ed infine cosa ancora più grave, ridurrà del 2% minimo il trasferimento di finanziamenti rispetto al bilancio 2010. La reazione degli attuali amministratori non è esistita, va tutto bene! Le rette 2011 a carico degli ospiti sono ancora in predicato di aumentare o meno, forse solo spostate in avanti come effetto “benefico” delle imminenti elezioni amministrative. Anche la misura di certi interventi, vedi la spesa sostenuta, “forse esagerata”, per il rinnovo degli uffici della Direzione Amministrativa determina come in passato altri sprechi e una incidenza sul costo delle rette e questo è solo un esempio di come le risorse possono essere usate non al fine diretto che la mission della Fondazione ha.
Per questo vanno messe continuamente in campo, con maggiore senso critico le scelte che si compiono, privilegiando azioni tese a migliorare costantemente la qualità dei servizi offerti. Resta odierno il problema delle sinergie ed economie di scala in alleanza con le altre Case di Riposo (ben 5 in un una manciata di chilometri) che possano agire sulla formazione, sugli acquisti di beni e servizi, sull’utilizzo comune di alcune figure professionali e dirigenti, sugli assetti organizzativi, sugli scambi delle esperienze e conoscenze . Vogliamo una Casa di Riposo che si apra al territorio, percorrendo anche strade nuove, che offra servizi domiciliari facendo leva sulla sua organizzazione e sull’apparato professionale, prendendo in carico il futuro ospite immettendolo nel sistema di rete che risponda in modo appropriato alle sue necessità, in stretta relazione con i servizi sociali del Comune.
Per questo vanno messe continuamente in campo, con maggiore senso critico le scelte che si compiono, privilegiando azioni tese a migliorare costantemente la qualità dei servizi offerti. Resta odierno il problema delle sinergie ed economie di scala in alleanza con le altre Case di Riposo (ben 5 in un una manciata di chilometri) che possano agire sulla formazione, sugli acquisti di beni e servizi, sull’utilizzo comune di alcune figure professionali e dirigenti, sugli assetti organizzativi, sugli scambi delle esperienze e conoscenze . Vogliamo una Casa di Riposo che si apra al territorio, percorrendo anche strade nuove, che offra servizi domiciliari facendo leva sulla sua organizzazione e sull’apparato professionale, prendendo in carico il futuro ospite immettendolo nel sistema di rete che risponda in modo appropriato alle sue necessità, in stretta relazione con i servizi sociali del Comune.
Politiche Sociali
Sulle politiche sociali restiamo dell’avviso che, nonostante la morsa della crisi, queste risorse vadano costantemente adeguate alle necessità e ogni sforzo che sarà necessario compiere verrà prodotto per garantire la quantità e qualità delle prestazioni. Il Governo Berlusconi/Tremonti ha tagliato e ridotto a più riprese, anziché incrementarle, le risorse economiche che la legge quadro 328/2000 sulla non-autosufficienza (Governo di Centrosinistra) prevedeva e con tutte le sue prerogative, metteva a disposizione dei comuni per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali diretti alle persone. Spinte dai maggiori bisogni espressi dai cittadini, le necessità economiche a finalità sociali sono continuamente lievitate al punto di assumere il primo posto nel bilancio corrente anche del comune di Soresina. A fronte di questo problema, è nostro proposito proseguire nell’azione di contenimento delle rette per tutte le prestazioni (asilo nido, mense, scuole, assistenza domiciliare e tutte le attività correlate alle persone anziane e ai portatori di handicap).
L’andamento demografico prefigura già quali sono gli ambiti d’intervento e indica i soggetti sui quali sarà necessario incrementare il nostro intervento (minori e anziani). In questo settore il ruolo complementare e sussidiario del volontariato è indispensabile anche se non può essere sostitutivo dell’azione istituzionale. Per il settore della non autosufficienza riferita alle persone anziane non può che avere una funzione centrale la Casa di Riposo, sia sotto il profilo residenziale temporaneo sia definitivo, semiresidenziale e domiciliare. Permane, per tutte le tipologie d’intervento, determinante un apparato comunale dei Servizi Sociali adeguato ed efficiente, quale primo punto dell’intervento a rete per raccolta dei bisogni (anche in funzione di segretariato sociale) e di gestione dei casi.
L’andamento demografico prefigura già quali sono gli ambiti d’intervento e indica i soggetti sui quali sarà necessario incrementare il nostro intervento (minori e anziani). In questo settore il ruolo complementare e sussidiario del volontariato è indispensabile anche se non può essere sostitutivo dell’azione istituzionale. Per il settore della non autosufficienza riferita alle persone anziane non può che avere una funzione centrale la Casa di Riposo, sia sotto il profilo residenziale temporaneo sia definitivo, semiresidenziale e domiciliare. Permane, per tutte le tipologie d’intervento, determinante un apparato comunale dei Servizi Sociali adeguato ed efficiente, quale primo punto dell’intervento a rete per raccolta dei bisogni (anche in funzione di segretariato sociale) e di gestione dei casi.
Scuola e Cultura Risorse indispensabili
Soresina vive di presente e futuro, troppe volte si è ripetuto che sono indispensabili il confronto, la cultura, la scuola, l’innovazione, il progetto… La storia ci ha messo a disposizione una pluralità di istituzioni scolastiche tese ad esaltare la socialità, la convivenza e, soprattutto, gli apprendimenti: si pensi all’asilo nido, alle scuole materne, alle scuole dell’obbligo e all’istituto superiore per ragionieri e geometri.
La scuola paritaria pubblica Immacolata sta radicalmente trasformandosi dal punto di vista strutturale e avrà una sede grande, funzionale, degna di un efficace servizio educativo: si dovrà rinnovare un patto di collaborazione con l’Istituto e con i genitori che lo scelgono, visto che la scuola è una ricchezza da valorizzare nell’ambito di quanto compete all’ente locale e alla legislazione vigente.
E’ prioritario ed indispensabile assicurare agli alunni e agli studenti di Soresina edifici scolastici a norma, sicuri e moderni. Non si può discutere sull’investimento sulla scuola, ogni sforzo diventi certezza se non vogliamo perdere il futuro. In primis è obbligatorio uscire dall’emergenza relativa all’edificio della scuola primaria di via Matteotti. Monitorare costantemente gli altri edifici per programmare con razionalità interventi congrui. E’ necessario affiancare la scuola per favorire nuovi linguaggi, per aumentare le dotazioni di strumenti, per essere all’altezza delle difficoltà date da bilanci statali poverissimi e senz’altro indegni, alle tipicità della nostra realtà che parla di integrazione, di alfabetizzazione, di valori di rispetto, di tradizione e di cultura. La scuola di Soresina ha affrontato a testa alta la sfida della pluralità delle etnie: ha dato risposte di impegno, di serietà di ascolto, di proposta, in una parola, di educazione. E’ la scuola il primo fondamentale tassello dell’incontro con chi viene da lontano: l’alfabetizzazione richiede una rete che gia esiste di formatori, di volontari, di associazioni, dei Lions, del Rotary, della parrocchia, dell’oratorio… perché la lingua non è solo dei ragazzi e dei bambini, ma anche gli adulti devono porsi in relazione con tutti noi. I progetti già in corso devono allargarsi ad una continuità che diventa consuetudine attenta ed efficace. Si insista con “Certifichiamo l’italiano” e con ogni iniziativa che la legislazione ci consente e si cerchino, con pazienza e competenza, fondi e possibilità che possano essere individuati.
La scuola superiore di Soresina è una splendida realtà che risponde efficacemente a bisogni educativi e del territorio e merita una costante attenzione.
Si crede che solo una necessità associativa che viene dal basso e che è testimoniata dalla grande ed ammirevole quantità di gruppi culturali e non possa essere il fulcro di una politica culturale che si confronta con i bilanci sottozero. Solo una rete di appassionati e di volonterosi sarà lo stimolo e la realtà per far vivere il teatro, la biblioteca e le tante altre strutture soresinesi. Raccogliere la sfida, ascoltando, proponendo, aumentando il confronto, aprendosi al dibattito sono le strade maestre che ci consentiranno di vedere il teatro protagonista e di partecipare a occasioni che ci possano far crescere.
La scuola paritaria pubblica Immacolata sta radicalmente trasformandosi dal punto di vista strutturale e avrà una sede grande, funzionale, degna di un efficace servizio educativo: si dovrà rinnovare un patto di collaborazione con l’Istituto e con i genitori che lo scelgono, visto che la scuola è una ricchezza da valorizzare nell’ambito di quanto compete all’ente locale e alla legislazione vigente.
E’ prioritario ed indispensabile assicurare agli alunni e agli studenti di Soresina edifici scolastici a norma, sicuri e moderni. Non si può discutere sull’investimento sulla scuola, ogni sforzo diventi certezza se non vogliamo perdere il futuro. In primis è obbligatorio uscire dall’emergenza relativa all’edificio della scuola primaria di via Matteotti. Monitorare costantemente gli altri edifici per programmare con razionalità interventi congrui. E’ necessario affiancare la scuola per favorire nuovi linguaggi, per aumentare le dotazioni di strumenti, per essere all’altezza delle difficoltà date da bilanci statali poverissimi e senz’altro indegni, alle tipicità della nostra realtà che parla di integrazione, di alfabetizzazione, di valori di rispetto, di tradizione e di cultura. La scuola di Soresina ha affrontato a testa alta la sfida della pluralità delle etnie: ha dato risposte di impegno, di serietà di ascolto, di proposta, in una parola, di educazione. E’ la scuola il primo fondamentale tassello dell’incontro con chi viene da lontano: l’alfabetizzazione richiede una rete che gia esiste di formatori, di volontari, di associazioni, dei Lions, del Rotary, della parrocchia, dell’oratorio… perché la lingua non è solo dei ragazzi e dei bambini, ma anche gli adulti devono porsi in relazione con tutti noi. I progetti già in corso devono allargarsi ad una continuità che diventa consuetudine attenta ed efficace. Si insista con “Certifichiamo l’italiano” e con ogni iniziativa che la legislazione ci consente e si cerchino, con pazienza e competenza, fondi e possibilità che possano essere individuati.
La scuola superiore di Soresina è una splendida realtà che risponde efficacemente a bisogni educativi e del territorio e merita una costante attenzione.
Si crede che solo una necessità associativa che viene dal basso e che è testimoniata dalla grande ed ammirevole quantità di gruppi culturali e non possa essere il fulcro di una politica culturale che si confronta con i bilanci sottozero. Solo una rete di appassionati e di volonterosi sarà lo stimolo e la realtà per far vivere il teatro, la biblioteca e le tante altre strutture soresinesi. Raccogliere la sfida, ascoltando, proponendo, aumentando il confronto, aprendosi al dibattito sono le strade maestre che ci consentiranno di vedere il teatro protagonista e di partecipare a occasioni che ci possano far crescere.
Qualche riflessione sull'ASPM
Il 2010 può essere considerato l’anno horribilis della nostra Azienda Municipalizzata, basti pensare a tutta la vicenda delle bollette per dirne una in assoluto. La nostra è una piccola azienda che si inserisce in una piccola realtà, non vogliamo certo paragonarci o confrontarci con realtà imprenditoriali come A2A, Edison o altre grandi realtà presenti nella nostra regione, però nel nostro piccolo possiamo essere molto utili ai cittadini che vivono nel circondario. Non voglio polemizzare sulle scelte dell’attuale amministrazione, così come non voglio enfatizzare alcuni capitoli di spesa, forse necessari, ma che avrebbero potuto traslare nel tempo per permettere bilanci positivi, mi limiterò ad alcune semplici riflessioni sul possibile futuro della Nostra Azienda. Ci devono guidare due semplici parole:
Unione perché l’unione fa la forza; la volontà di riprendere il dialogo per la formazione dell’Unione dei Comuni ci darebbe la possibilità di unire le nostre piccole forze e di rendere servizi migliori a costi competitivi;
Condivisione perché tutti si devono sentire coinvolti nelle scelte e partecipi dei profitti, a questo scopo si potrebbe proporre una compartecipazione dei Comuni dell’Unione nelle quote azionarie dell’Azienda.
Nei prossimi anni ci aspettano grandi sfide:
- nel 2012 il comune di Soresina dovrà bandire la gara per la gestione della rete di distribuzione del gas metano (attualmente gestita da ASPM Servizi);
- entro quest’anno si potranno conoscere i vincitori della gara per la centrale di cogenerazione e la posa delle reti del teleriscaldamento i cui lavori sono previsti per gli anni dal 2012 al 2014;
- sono in attesa di autorizzazione delle centraline idroelettriche che, unitamente alla centrale di cogenerazione, renderanno ASPM autonoma nella vendita e distribuzione di energia elettrica senza vincoli col produttore e distributore nazionale;
- è stato posato un impianto fotovoltaico sul tetto di un edificio pubblico, ci si augura che sia il primo di una lunga serie per meglio utilizzare le energie alternative (fotovoltaico, solare, geotermico, ecc….);
- si deve proseguire nella compartecipazione dei servizi offerti ad altri Comuni come già realizzato con la raccolta differenziata, un’azienda condivisa potrebbe gestire tutti i servizi di gestione e vendita di energia elettrica, di gas naturale e possibilmente anche dell’acqua potabile (compatibilmente con l’ATO).
- si dovrebbero creare joint venture con professionisti e studi tecnici del territorio per la diffusione e la formazione di installatori e cittadini per il migliore utilizzo delle fonti energetiche con seminari, corsi di formazione e consulenze mirate;
- ASPM potrebbe diventare il braccio operativo dei comuni per la gestione del territorio, dello sviluppo urbanistico, degli studi per la viabilità, per la gestione dei bandi di gara delle strutture comunali, per la gestione delle manutenzioni degli edifici pubblici e gli eventuali progetti di sviluppo del territorio.
Quasi tutti questi progetti erano stati frutto di studi e decisioni anche della precedente amministrazione, alcuni sono stati modificati, integrati o ridotti ma non sono rimasti inevasi perché ognuno di loro portava innovazione, autonomia energetica ed occupazione, perciò intendiamo proseguire e portarli a termine.
Se nel prossimo futuro l’Unione dei Comuni riuscirà ad avere benevola conclusione, con la partecipazione degli stessi Comuni si potranno sviluppare, integrare o proporre altri progetti per il nostro territorio e tutti ne trarranno benefici, minore inquinamento, maggiore disponibilità economica, maggiore autonomia energetica, più occupazione e soprattutto un’Azienda presente sul territorio che risponda velocemente ed in modo trasparente alle richieste dei cittadini utenti.
Unione perché l’unione fa la forza; la volontà di riprendere il dialogo per la formazione dell’Unione dei Comuni ci darebbe la possibilità di unire le nostre piccole forze e di rendere servizi migliori a costi competitivi;
Condivisione perché tutti si devono sentire coinvolti nelle scelte e partecipi dei profitti, a questo scopo si potrebbe proporre una compartecipazione dei Comuni dell’Unione nelle quote azionarie dell’Azienda.
Nei prossimi anni ci aspettano grandi sfide:
- nel 2012 il comune di Soresina dovrà bandire la gara per la gestione della rete di distribuzione del gas metano (attualmente gestita da ASPM Servizi);
- entro quest’anno si potranno conoscere i vincitori della gara per la centrale di cogenerazione e la posa delle reti del teleriscaldamento i cui lavori sono previsti per gli anni dal 2012 al 2014;
- sono in attesa di autorizzazione delle centraline idroelettriche che, unitamente alla centrale di cogenerazione, renderanno ASPM autonoma nella vendita e distribuzione di energia elettrica senza vincoli col produttore e distributore nazionale;
- è stato posato un impianto fotovoltaico sul tetto di un edificio pubblico, ci si augura che sia il primo di una lunga serie per meglio utilizzare le energie alternative (fotovoltaico, solare, geotermico, ecc….);
- si deve proseguire nella compartecipazione dei servizi offerti ad altri Comuni come già realizzato con la raccolta differenziata, un’azienda condivisa potrebbe gestire tutti i servizi di gestione e vendita di energia elettrica, di gas naturale e possibilmente anche dell’acqua potabile (compatibilmente con l’ATO).
- si dovrebbero creare joint venture con professionisti e studi tecnici del territorio per la diffusione e la formazione di installatori e cittadini per il migliore utilizzo delle fonti energetiche con seminari, corsi di formazione e consulenze mirate;
- ASPM potrebbe diventare il braccio operativo dei comuni per la gestione del territorio, dello sviluppo urbanistico, degli studi per la viabilità, per la gestione dei bandi di gara delle strutture comunali, per la gestione delle manutenzioni degli edifici pubblici e gli eventuali progetti di sviluppo del territorio.
Quasi tutti questi progetti erano stati frutto di studi e decisioni anche della precedente amministrazione, alcuni sono stati modificati, integrati o ridotti ma non sono rimasti inevasi perché ognuno di loro portava innovazione, autonomia energetica ed occupazione, perciò intendiamo proseguire e portarli a termine.
Se nel prossimo futuro l’Unione dei Comuni riuscirà ad avere benevola conclusione, con la partecipazione degli stessi Comuni si potranno sviluppare, integrare o proporre altri progetti per il nostro territorio e tutti ne trarranno benefici, minore inquinamento, maggiore disponibilità economica, maggiore autonomia energetica, più occupazione e soprattutto un’Azienda presente sul territorio che risponda velocemente ed in modo trasparente alle richieste dei cittadini utenti.
Crisi, Economica, Sviluppo e Occupazione
Dentro il contesto attuale si muoveranno le azioni di competenza dell’ Ente Locale per stimolare la ripresa. Considerando che il 2011 manifesta ancora pienamente tutti gli indicatori dello stato di crisi, diventa indispensabile per la straordinarietà della situazione, il ricorso ad una stretta collaborazione tra le Istituzioni, le forze sociali, il tessuto delle imprese industriali, artigiane e commerciali. Le scarse risorse non impediranno un’attenzione particolare a questo capitolo, intanto valorizzando ciò che si ha già in disponibilità (vedi Cise), e poi, attraverso la costituzione di un “tavolo di confronto territoriale permanente”, al quale partecipino tutte espressioni produttive (Artigiani, Commercianti, Industria, Piccole e medie Imprese, Settore agricolo) e sociali, dare corpo ad altri progetti con le stesse finalità di creare le condizioni per favorire l’insediamento di unità produttive che creino lavoro e occupazione stabile. Le infrastrutture i collegamenti su strada e su ferro con le grandi reti di comunicazione restano presupposti necessari, parimenti alle nuove tecnologie informatiche.
Per il tessuto più diffuso delle piccole e medie imprese (artigiani, micro imprese a conduzione famigliare), per il quale è indispensabile una continua attenzione e azioni di sostegno, il Comune può essere di aiuto per aprire un fronte di collegamento con l’università (Politecnico) e altri centri di ricerca a loro supporto sul piano dello sviluppo tecnologico. Bisognerà pensare anche ad altre azioni concrete che, compatibilmente con le dotazioni di bilancio, possono nascere dai suggerimenti che il confronto con le associazioni coinvolte può produrre. Per il contributo che può pervenire, in aiuto allo sviluppo e creare occupazione e ricchezza nel nostro territorio , il settore agro-alimentere avrà da parte nostra una particolare attenzione. Sul piano industriale opera un’ azienda come la “Latteria Soresina” , leader nel settore caseario ed in continua espansione, strettamente legata al mondo agricolo. La stessa vocazione agricola del territorio continua a vedere operanti aziende che conservano un alto prestigio nel campo zootecnico. Con entrambe queste due realtà noi apriremo un rapporto costante. Parimenti, per l’evoluzione e la trasformazione che l’intero tessuto commerciale di Soresina ha avuto in questi anni, con l’insediamento di parecchi supermercati e discount a corona alla sua immediata periferia, dovremo favorire la rinascita di attività commerciali che si vanno a caratterizzare puntando sulla qualità dei prodotti in vendita, creando a loro volta opportunità di lavoro, assolvendo anche alla funzione importantissima di contribuire a rianimare il centro storico.
Per il tessuto più diffuso delle piccole e medie imprese (artigiani, micro imprese a conduzione famigliare), per il quale è indispensabile una continua attenzione e azioni di sostegno, il Comune può essere di aiuto per aprire un fronte di collegamento con l’università (Politecnico) e altri centri di ricerca a loro supporto sul piano dello sviluppo tecnologico. Bisognerà pensare anche ad altre azioni concrete che, compatibilmente con le dotazioni di bilancio, possono nascere dai suggerimenti che il confronto con le associazioni coinvolte può produrre. Per il contributo che può pervenire, in aiuto allo sviluppo e creare occupazione e ricchezza nel nostro territorio , il settore agro-alimentere avrà da parte nostra una particolare attenzione. Sul piano industriale opera un’ azienda come la “Latteria Soresina” , leader nel settore caseario ed in continua espansione, strettamente legata al mondo agricolo. La stessa vocazione agricola del territorio continua a vedere operanti aziende che conservano un alto prestigio nel campo zootecnico. Con entrambe queste due realtà noi apriremo un rapporto costante. Parimenti, per l’evoluzione e la trasformazione che l’intero tessuto commerciale di Soresina ha avuto in questi anni, con l’insediamento di parecchi supermercati e discount a corona alla sua immediata periferia, dovremo favorire la rinascita di attività commerciali che si vanno a caratterizzare puntando sulla qualità dei prodotti in vendita, creando a loro volta opportunità di lavoro, assolvendo anche alla funzione importantissima di contribuire a rianimare il centro storico.
lunedì 12 dicembre 2011
GHIRRI MARCO NICOLA Candidato Sindaco
37 anni, laureato in Economia,
impegnato nello sport e nel volontariato.
AGAZZI TIZIANO
48 anni, diploma di ragioneria,
lavora in banca.
BOSELLI DANIELE
33 anni, lavora come
programmatore di macchine utensili.
CAVALLI VITTORINA
66 anni, pensionata,
opera nel volontariato.
COLOMBO RAFFAELLA
48 anni, casalinga.
CORBANI PAOLO ROBERTO
34 anni, avvocato civilista a Pizzighettone
CORRADI ALESSANDRO
24 anni, diploma di ragioneria,
lavora come fornaio panificatore.
MAMETTI GIUSEPPE
59 anni, ex sindacalista
attualmente pensionato.
PIANTA ANNAMARIA
37anni, laurea in materie letterarie
e specializzata in filologia moderna,
Insegnante presso la Scuola Media.
RESMINI ALICE
27 anni, laureata in Psicologia,
iscritta alla laurea specialistica in scienze antropologiche ed etnologiche presso l'Università di Milano Bicocca.
ROCCHETTA GIUSEPPE
61 anni, ex Insegnante e Dirigente scolastico
attualmente pensionato.
RULLI GIANLUCA
36 anni, diploma di ragioneria
Lavora in banca.
VAIRANI DIEGO
34 anni, Perito in Tecnologie Alimentari,
Analista di laboratorio
presso l'Ass. Reg. Allevatori della Lombardia,
è impegnato nello sport e nel volontariato.
Pubblicato da Rinnova Soresina - Ghirri Sindaco a 21:31 0 commenti
37 anni, laureato in Economia,
impegnato nello sport e nel volontariato.
37 anni, laureato in Economia,
impegnato nello sport e nel volontariato.
AGAZZI TIZIANO
48 anni, diploma di ragioneria,
lavora in banca.
BOSELLI DANIELE
33 anni, lavora come
programmatore di macchine utensili.
CAVALLI VITTORINA
66 anni, pensionata,
opera nel volontariato.
COLOMBO RAFFAELLA
48 anni, casalinga.
CORBANI PAOLO ROBERTO
34 anni, avvocato civilista a Pizzighettone
CORRADI ALESSANDRO
24 anni, diploma di ragioneria,
lavora come fornaio panificatore.
MAMETTI GIUSEPPE
59 anni, ex sindacalista
attualmente pensionato.
PIANTA ANNAMARIA
37anni, laurea in materie letterarie
e specializzata in filologia moderna,
Insegnante presso la Scuola Media.
RESMINI ALICE
27 anni, laureata in Psicologia,
iscritta alla laurea specialistica in scienze antropologiche ed etnologiche presso l'Università di Milano Bicocca.
ROCCHETTA GIUSEPPE
61 anni, ex Insegnante e Dirigente scolastico
attualmente pensionato.
RULLI GIANLUCA
36 anni, diploma di ragioneria
Lavora in banca.
VAIRANI DIEGO
34 anni, Perito in Tecnologie Alimentari,
Analista di laboratorio
presso l'Ass. Reg. Allevatori della Lombardia,
è impegnato nello sport e nel volontariato.
Pubblicato da Rinnova Soresina - Ghirri Sindaco a 21:31 0 commenti
37 anni, laureato in Economia,
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